Edificazione a Chiusi Scalo

Da chiusiaperta.

Descrizione del problema

Il Piano Operativo per Chiusi Scalo, da Poggio Gallina fino alle Biffe (esclusa tutta la zona industriale) prevede la possibilità di edificare circa 31.400 mq di superficie utile lorda (SUL) residenziale, 3.400 mq di SUL a destinazione industriale artigianale, 5.610 mq di SUL a destinazione commerciale e 6.315 mq. di SUL a destinazione direzionale terziario. Sulla base dei parametri indicati nel Piano Strutturale[1] le previsioni consentono la realizzazione di 342 nuovi alloggi (SUL pari a circa 92 mq), 94 nuovi negozi (SUL pari a circa 60 mq) e 63 nuovi uffici (SUL media pari a circa 100 mq).

Residenziale Dal Censimento 2011 è possibile sapere che:

1. La popolazione residente era di 4.061 abitanti corrispondenti a 1.712 nuclei familiari (media 2,4 componenti a nucleo familiare).

2. Le abitazioni occupate risultavano essere 1.680 e 247 quelle vuote. In linea di principio queste ultime sarebbero più che sufficienti a soddisfare il fabbisogno (teorico) di abitazioni che potrebbe determinarsi nei prossimi 5 anni se dovesse mantenersi l’attuale trend di aumento dei nuclei familiari (+10% nel ventennio precedente) causato dalla diminuzione del numero di componenti del nucleo familiare a parità di popolazione residente.

3. Chiusi Scalo ha avuto la massima espansione edilizia nel ventennio 1960 -1980 quando si è realizzato circa il 50% di tutti gli edifici residenziali costruiti tra il 1900 e il 2011. In questo periodo si sono realizzati infatti 289 dei 588 edifici ad uso residenziale (49% del totale) esistenti al 2011. Di questi 160 sono stati realizzati nel decennio 1961-1970 e 129 nel decennio successivo. Nel decennio 1981-1990 la costruzione di nuovi edifici residenziali è proseguita anche se con una significativa diminuzione (-46% rispetto al decennio precedente) a cui è seguita una vera e propria caduta verticale della edificazione con soli 14 edifici costruiti nel periodo 1991-2000 (-80%) rispetto al decennio precedente, stabilizzandosi su questi valori (19 edifici realizzati) anche nel decennio successivo (2001-2010).

4. La popolazione della frazione è rimasta sostanzialmente stabile nel ventennio 1991-2011 (4.106 abitanti nel 1991, scesi 3.892 nel 2001 e risaliti a 4.061 nel 2011).


Sulla base di tali elementi appare difficilmente giustificabile una previsione edificatoria che consente nei prossimi cinque anni un incremento abitativo di circa il 20% (342 nuove abitazioni vs. le 1.680 esistenti) e un incremento teorico di popolazione di circa il 19%. Anche valutando il trend della composizione dei nuclei familiari che in dieci anni passa da 2,4 a 2,2 componenti (riduzione del 5%), il fabbisogno di abitazioni nei prossimi cinque anni (a parità di popolazione) sarebbe complessivamente di 117 nuove abitazioni a cui potrebbero fare ampiamente fronte le 247 abitazioni che risultavano vuote nel 2011.

Ovviamente tale assunto sconta la necessità di un aggiornamento delle informazioni disponibili ferme appunto al 2011 e comunque non certo esaustive dell’effettiva consistenza e stato di manutenzione e di utilizzo del patrimonio edilizio esistente. Nel dicembre 2019 sono state deliberate le controdeduzioni alle osservazioni ad una variante del Piano Operativo. La variante non è ancora operativa.


Opzioni

1. Mantenimento delle previsioni

2. Modifica in riduzione delle previsioni


Portatori di interesse

Amministrazione comunale, Opposizione, operatori del settore, gruppi ambientalisti


Aree di decisione relazionate

Area ex centro carni


Approfondimenti


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NOTE

  1. Cfr. Variante al Piano Strutturale – Norme Tecniche Attuazione art. da 144 a 149 pag. 74-78 – I parametri utilizzati per il dimensionamento del fabbisogno abitativo da Piano Strutturale sono: 40 mq di SUL per nuovo abitante da insediare e 92 mq di SUL per nuovo Nucleo familiare da insediare (2,3 componenti per nucleo familiare)