Differenze tra le versioni di "Piano operativo"

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'''DESCRIZIONE DEL PROBLEMA'''
 
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Il Piano Operativo è “figlio” diretto e legittimo del Piano Strutturale approvato nel 2013. Strutturato secondo principi di mero incremento quantitativo tipici di una visione del governo del territorio molto vecchia che assume l’edificazione come condizione necessaria e sufficiente per lo sviluppo economico del territorio. Tali assunti se mai lo sono stati, adesso non sono più veri. Negli ultimi 15 anni nonostante l’edilizia abbia continuato a sfornare case (lottizzazioni La Collina, il Porto di Mezzo, le Biffe ecc.) questo non ha impedito l’innesco prima e il suo sviluppo poi, di una crisi economica e sociale che ancora non si è conclusa.  
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Il Piano Operativo approvato è “figlio” diretto e legittimo del Piano Strutturale approvato nel 2012. Strutturato secondo principi di mero incremento quantitativo tipici di una visione del governo del territorio molto vecchia che assume l’edificazione come condizione necessaria e sufficiente per lo sviluppo economico del territorio. Tali assunti se mai lo sono stati, adesso non sono più veri. Negli ultimi 15 anni nonostante l’edilizia abbia continuato a sfornare case (lottizzazioni La Collina, il Porto di Mezzo, le Biffe ecc.) questo non ha impedito l’innesco prima e il suo sviluppo poi, di una crisi economica e sociale che ancora non si è conclusa.
  
Vediamo in estrema sintesi quali sono gli elementi quali/quantitativi del PO riassunti in tabella [[File:PO_tabella_riassuntiva.png]] .
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Questi i punti essenziali:
 
Questi i punti essenziali:
  
1. Rende immediatamente edificabile 2/3 dell’intera previsione del PS il cui arco temporale di programmazione è di almeno 10 anni;
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1. Rende immediatamente edificabile il 50% dell’intera previsione del PS il cui arco temporale di programmazione è di almeno 10 anni;
  
2. Impegna nuovo suolo per circa 3/4 del costruibile e relega il “recupero” al rimanente 10%.  
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2. Impegna nuovo suolo per circa 50% del costruibile e relega il “recupero” al rimanente 10%.  
  
 
3. Non utilizza gli Strumenti Attuativi specifici per gli interventi di recupero previsti dalla LR Toscana (Programmi complessi di riqualificazione urbana, Interventi di rigenerazione urbana, Piani di recupero).  
 
3. Non utilizza gli Strumenti Attuativi specifici per gli interventi di recupero previsti dalla LR Toscana (Programmi complessi di riqualificazione urbana, Interventi di rigenerazione urbana, Piani di recupero).  
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4. Realizza la congiunzione tra Chiusi Città e lo Scalo saturando tutte le aree inedificate comprese tra i due centri e ponendo le premesse per ulteriori espansioni;
 
4. Realizza la congiunzione tra Chiusi Città e lo Scalo saturando tutte le aree inedificate comprese tra i due centri e ponendo le premesse per ulteriori espansioni;
  
5. Consente l’espansione abnorme di Montallese (circa 360 nuovi abitanti) con un incremento del 70% rispetto ai circa 520 attuali;
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5. Consente una rilevante espansione di Macciano – Querce al Pino destinata a divenire il nuovo polo turistico-ricettivo del comune assorbendo oltre l’80 % del costruibile destinato al settore;
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6. Le quantità di nuove costruzioni che si potranno realizzare sono:
  
6. Consente una rilevante espansione di Macciano – Querce al Pino destinata a divenire il nuovo polo turistico-ricettivo del nostro comune assorbendo oltre l’80 % del costruibile destinato al settore;
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a. Residenziale - 45.000 mq di nuova superficie con un incremento potenziale del 60% della popolazione residente (oltre 1.100 nuovi abitanti sui 1.984 previsti dal PS) in assoluta dissonanza con l’andamento demografico del comune che negli ultimi 20 anni ha registrato una sostanziale stabilità oscillante intorno agli 8.600 abitanti distribuito:
  
7. Le quantità di nuove costruzioni che si potranno realizzare sono:
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i. Scalo: 69%;
  
a. Residenziale: 50.000 mq di nuova superficie con un incremento potenziale del 60% della popolazione residente (circa 2.000 nuovi abitanti sui 3.400 previsti dal PS) in assoluta dissonanza con l’andamento demografico del comune che negli ultimi 20 anni ha registrato una sostanziale stabilità oscillante intorno agli 8.500 abitanti distribuito:
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ii. Montallese 16%
  
i. Scalo: 66%;
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iii. Propaggini Chiusi Città 6%  
  
ii. Montallese 18%
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iv. Macciano Querce al Pino 9%
  
iii. Propaggini Chiusi Città 9%
 
  
iv. Macciano Querce al Pino 7%
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b. Industriale Artigianale - 45.000 mq distribuiti tra:
  
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i. Scalo: 90%
  
b. Commerciale non al dettaglio: 15.000 mq distribuito tra:
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ii. Montallese: 8%
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iii. Macciano: 2%
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c. Commerciale non al dettaglio - 16.000 mq distribuiti tra:
  
 
i. Zone produttive dello Scalo (Boncia e Biffe) 60%
 
i. Zone produttive dello Scalo (Boncia e Biffe) 60%
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iii. Montallese 16%
 
iii. Montallese 16%
  
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d. Turistico ricettivo – 7.500 mq distribuiti tra:
  
c. Turistico ricettivo: 8.000 mq distribuito tra:
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i. Querce al Pino 84%
  
i. Querce al Pino 85%
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ii. Centro Storico 16%
  
ii. Centro Storico 15%
 
  
d. Direzionale: 16.000 mq distribuito tra:
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e. Direzionale - 17.300 mq distribuiti tra:
  
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i. Scalo 37%
  
i. Querce al Pino 36%
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ii. Querce al Pino 37%
  
ii. Scalo 32%
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iii. Montallese 16%
  
iii. Montallese 17%
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iv. Le Biffe 8%
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v. Propaggini Chiusi Città 2%
  
iv. Boncia-Biffe 13%
 
  
v. Propaggini Chiusi Città 2%
 
  
  

Versione delle 19:06, 8 dic 2017

DESCRIZIONE DEL PROBLEMA

Il Piano Operativo approvato è “figlio” diretto e legittimo del Piano Strutturale approvato nel 2012. Strutturato secondo principi di mero incremento quantitativo tipici di una visione del governo del territorio molto vecchia che assume l’edificazione come condizione necessaria e sufficiente per lo sviluppo economico del territorio. Tali assunti se mai lo sono stati, adesso non sono più veri. Negli ultimi 15 anni nonostante l’edilizia abbia continuato a sfornare case (lottizzazioni La Collina, il Porto di Mezzo, le Biffe ecc.) questo non ha impedito l’innesco prima e il suo sviluppo poi, di una crisi economica e sociale che ancora non si è conclusa.


Vediamo in estrema sintesi quali sono gli elementi quali/quantitativi del PO riassunti in tabella File:PO tabella riassuntiva.png


File:Esempio.jpg

Questi i punti essenziali:

1. Rende immediatamente edificabile il 50% dell’intera previsione del PS il cui arco temporale di programmazione è di almeno 10 anni;

2. Impegna nuovo suolo per circa 50% del costruibile e relega il “recupero” al rimanente 10%.

3. Non utilizza gli Strumenti Attuativi specifici per gli interventi di recupero previsti dalla LR Toscana (Programmi complessi di riqualificazione urbana, Interventi di rigenerazione urbana, Piani di recupero).

4. Realizza la congiunzione tra Chiusi Città e lo Scalo saturando tutte le aree inedificate comprese tra i due centri e ponendo le premesse per ulteriori espansioni;

5. Consente una rilevante espansione di Macciano – Querce al Pino destinata a divenire il nuovo polo turistico-ricettivo del comune assorbendo oltre l’80 % del costruibile destinato al settore;

6. Le quantità di nuove costruzioni che si potranno realizzare sono:

a. Residenziale - 45.000 mq di nuova superficie con un incremento potenziale del 60% della popolazione residente (oltre 1.100 nuovi abitanti sui 1.984 previsti dal PS) in assoluta dissonanza con l’andamento demografico del comune che negli ultimi 20 anni ha registrato una sostanziale stabilità oscillante intorno agli 8.600 abitanti distribuito:

i. Scalo: 69%;

ii. Montallese 16%

iii. Propaggini Chiusi Città 6%

iv. Macciano Querce al Pino 9%


b. Industriale Artigianale - 45.000 mq distribuiti tra:

i. Scalo: 90%

ii. Montallese: 8%

iii. Macciano: 2%


c. Commerciale non al dettaglio - 16.000 mq distribuiti tra:

i. Zone produttive dello Scalo (Boncia e Biffe) 60%

ii. Scalo 24%

iii. Montallese 16%

d. Turistico ricettivo – 7.500 mq distribuiti tra:

i. Querce al Pino 84%

ii. Centro Storico 16%


e. Direzionale - 17.300 mq distribuiti tra:

i. Scalo 37%

ii. Querce al Pino 37%

iii. Montallese 16%

iv. Le Biffe 8%

v. Propaggini Chiusi Città 2%



OPZIONI

1. Mantenimento delle previsioni sino a scadenza del PO;

2. Ridimensionamento a breve termine.


PORTATORI DI INTERESSE

Comune, Opposizioni, Costruttori, Proprietari aree fabbricabili, Professionisti, Associazioni ambientaliste-


AREE DI DECISIONE RELAZIONATE


Piano strutturale, edificazione a Montallese, edificazione a Querce al Pino, edificazione a Chiusi Scalo, edificazione a Macciano


APPROFONDIMENTI



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