Collegamenti ferroviari: direttissima

Da chiusiaperta.
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Descrizione del problema

La linea direttissima Roma- Firenze ha funzionato come una linea che serviva un territorio molto vasto con interscambi con la lenta nelle stazioni di Orte, Orvieto, Chiusi, Arezzo, e Valdarno. Con l'introduzione dell'alta velocità Napoli- Milano la direttissima sta progressivamente escludendo le aree intermedie. Il progetto di un diverso voltaggio per la linea lenta e l'alta velocità escluderebbe l'intero materiale rotabile esistenti dalla direttissima. Inoltre non esistono treni pendolari ad alta velocità. Il ritorno alla linea lenta determinerebbe il ritorno a una situazione di qualche decennio fa quando i collegamenti per Roma e Firenze richiedevano tempi superiori alla due ore.

Sino ad ora la politica di FS è stato quello della progressiva eliminazione di corse sia di Intercity che regionali veloci.

Nel settembre 2016 sono iniziati i lavori di adeguamento di un marciapiede che potrebbe favorire la fermata di treni TAV.

Opzioni

1) Opzione zero. Non azione e accettazione dell'esclusione

2) Eliminazione di intercity e regionali veloci e costruzione di una stazione in linea tipo Mediapadana.

3) Eliminazione di intercity e regionali veloci e fermate di alcuni treni ad alta velocità ad Arezzo e Chiusi

4) Acquisto di alcuni teni pendolari con doppio voltaggio almeno per le tratte Orte- Sette Bagni e Figline- Rovezzano

Portatori di interesse

FS; Regione, Amministrazioni comunali delle stazioni escluse; Comitati pendolari

Aree di decisione relazionate

Stazione in linea;

Approfondimenti Valutazioni tecniche sul materiale rotabile; analisi di possibili orari; Statistiche sull'uso dell'alta velocità, regionali veloci.intercity,

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